Xbox Series S: Resident Evil 4 – Separate Ways: la recensione

Torniamo al villaggio degli Los Illuminados, stavolta seguendo il percorso di Ada!

Anche perché va detto che alcune interessanti modifiche vengono comunque inserite, sia rispetto alla versione originale dello stesso DLC, fruibile per la prima volta su PlayStation2 nell’ormai lontano 2005, sia rispetto alla versione base del remake lanciata da Capcom a inizio anno corrente: questi elementi si articolano lungo due assi principali, legati tanto allo svolgersi della narrazione, quanto alle caratteristiche proprie di Ada e del suo eccellente rampino. Rispetto a tanti anni fa, infatti, sono stati aggiunti diversi nuovi eventi, con un level design più articolato e meglio coeso, inserendo anche una cura più cinematografica per le scene animate, nonché una migliore e più solida sceneggiatura capace di legare meglio i diversi momenti del gioco anche con il macro arco narrativo principale del capitolo qui esaminato. Rispetto invece alle gesta rimasterizzate di Leon, è innegabile come il move set di Ada sia ancora più agile, soprattutto grazie al suo accessorio cardine che sarà molto utile non solo per l’esplorazione, ma anche durante le fasi di combattimento: dopo aver compromesso la stabilità di un avversario, infatti, sarà possibile eseguire un attacco corpo a corpo anche da lontano, aggrappandosi a lui tramite il rampino per eliminare istantaneamente la distanza che ci separa da lui, così come sarà strategico agganciarsi a una sporgenza proprio quando gli avversari saranno posizionati sopra di essa, per poterli colpire atterrando sul nuovo spiazzo, e così via. Il tutto senza dimenticare l’alto grado di personalizzazione ottenibile attraverso il Mercante e i suoi ciondoli per la valigetta, tra i quali troviamo ad esempio l’utilissima possibilità di sfilare lo scudo dai nemici più antipatici, sempre grazie al nostro amato rampino. Insomma. il sistema di combattimento è persino più action di quanto non avessimo avuto modo di provare con Leon, andando forse sì a compromettere l’atmosfera horror dell’avventura principale, ma regalando grandi soddisfazioni in termini di divertimento. Considerando la natura del DLC, che ovviamente non gode dell’effetto sorpresa presente invece nei primi passi del gioco base, avendo già percorso e scoperto le macilente e fangose vie del villaggio, piuttosto che le umide e opulente sale del castello, non possiamo che apprezzare l’impostazione più frenetica delle gesta di Ada.

Dal punto di vista tecnico il titolo mutua in tutto e per tutto il buon lavoro già presentato con il gioco base, dove il RE Engine offre una delle sue migliori prestazioni: modelli poligonali estremamente curati ed espressivi, ottimamente animati; complessità ambientale davvero ottimale, come da tradizione per questo motore grafico; sistema di illuminazione dinamico di alto livello, particolarmente adatto per atmosfere come quelle ideate anni addietro da Shinji Mikami grazie alla cura riposta nel ricreare il villaggio e il suo tempo atmosferico, piuttosto che le umide grotte o le aristocratiche stanze del castello e così via. Soltanto il comparto texture, quantomeno nella versione Xbox Series S qui testata, fa a volte storcere un po’ il naso, a causa di caricamenti tardivi di alcuni effetti materici di breve durata ma comunque in grado di distrarre, a rischio di spezzare la sospensione dell’incredulità. Nel complesso, però, tutto funziona a meraviglia (salvo il Quick Resume non sempre ottimale, va detto) e tanto la risoluzione quanto la fluidità (crediamo fissi a 1080p a 60fps, dalla nostra esperienza diretta) sostengono un comparto tecnico davvero degno di nota. In particolare, vorremmo lodare il lato sonoro, con ottimi effetti ma anche un discreto accompagnamento legato alla colonna sonora che fa da sottofondo alle disavventure di Ada, dall’altro proprio lo studio legato al parco mosse della protagonista, non interamente mutuato da Leon ma bensì dotato di particolari caratteristiche capaci di differenziare il ritmo di gioco e l’approccio rispetto a quanto già esperito con Leon, risultando persino più agile e dinamico rispetto al gioco base. Insomma, tutto compartecipa nell’offrire davvero un ottimo pacchetto DLC agli amanti della saga e, in particolare, del suo quarto mitico episodio.

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La recensione

9 Il voto

Il DLC è ottimo, come il gioco base, da cui eredita comparto grafico e tecnico, atmosfere, ritmo del ludus interattivo e, conseguentemente, anche il voto. Il rapporto qualità-prezzo è notevole, per chi avesse già amato affrontare Los Illuminados nei panni di Leon S. Kennedy soltanto pochi mesi fa: Ada si destreggia infatti tra queste location ormai familiari con l'agilità di una pantera, l'arsenale di uno 007 e un discreto tocco di classe che non vi lascerà indifferenti

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