PlayStation 5: Helldivers 2: la recensione

"Un pianeta da difendere, la nostra intera civiltà a rischio, stiamo subendo innumerevoli perdite, l'unica alternativa ad un'inutile sofferenza è capitolare, arrendersi al più forte e farci dominare.." Questo è quello che il vostro nemico deve ripetersi ogni secondo di quel poco che gli resta da vivere! E ora entra in quel maledetto Hellpod e vai a distribuire un po' di democrazia nell'universo!

THE OUTER WORLD – Benvenuti a un nuovo appuntamento dedicato alla nostra rubrica intitolata “The Outer World”, una finestra nuova per Switchitalia, con vista sui mondi videoludici che si espandono fuori dalle consuete e familiari mura dell’universo Nintendo. Se volete più dettagli sulla nostra iniziativa, vi rimandiamo all’articolo introduttivo con cui ve la presentiamo, sospinti dalla curiosità esplorativa tipica degli amanti dei videogiochi. Date il benvenuto al nostro primo gioco per console Sony…scrollatevi la brina della criogenesi dalle spalle, puntate il dito all’orizzonte di un nuovo sistema da colonizz.. Da civilizzare, e preparatevi a sacrificarvi per un bene superiore, la Super Terra ha bisogno di voi!

Bisogna mettere qualche paio di mani avanti, Helldivers 2 non è solo il sequel di un titolo apprezzato da pubblico e critica, dai costi contenuti e dal concept infarcito di idee originali, è anche un Game as a Service fortemente incentrato, come il suo predecessore, sulla cooperazione tra giocatori (esclusivamente online, nello specifico), non possiamo quindi prevedere in cosa si cristallizzerà una volta raggiunto il suo apice, ma possiamo valutare le premesse e recensire il contenuto che Arrowhead Game Studios ha confezionato per il day one, il primo assaggio dell’infilata di nuove produzioni Game as a Service annunciate da Sony Interactive Entertainment, volendo tuttavia speculare, se il buongiorno si vede dal mattino, poco ma sicuro, pioverà piombo. In Helldivers 2 vestiremo i panni di numerosissimi Helldivers, fanteria spaziale chiamata a difendere la Super Terra dalle “minacce” aliene che ospitano i confini del suo dominio galattico, assolvendo il compito insieme al resto della community, in quanto la difesa e la conquista dei sistemi in mano ai nostri nemici sarà opera di uno sforzo collettivo, tracciato e osservabile in tempo reale. Con un video introduttivo, e un breve addestramento, saremo presto introdotti nella distopia militaristica che permea ogni angolo del titolo, dalle divertenti stringhe di dialogo, le quali a più riprese ci invitano a “diffondere democrazia” a colpi di fucile e raid aerei, alla colonna sonora, capace di instillare vocazione al sacrificio sin dalle prime battute, quando, infilandoci nel nostro primo Hellpod, saremo letteralmente sparati contro la superficie del pianeta di turno da liberare, fendendone l’atmosfera esattamente come un proiettile esploso contro il nemico. L’ispirazione a “Starship Troopers”, pellicola firmata da Paul Verhoeven, è evidente e celebrativa come per il primo titolo, ma a differenza del cult fantascientifico, in Helldivers la critica socio-politica è raccontata in modo comico attraverso eccesso ed esplicità, diverremo presto coscienti che il contributo richiestoci dalla Super Terra in veste di Helldiver non sia controbilanciato da alcun reale interesse per l’individuo, portandoci a mettere a rischio la nostra vita in cambio di pomposi, vuoti, e divertentissimi discorsi motivazionali, solo per essere poi rimpiazzati, come se nulla fosse, da un nuovo helldiver appena scongelato qualora dovessimo cadere in battaglia.

Helldivers 2 è un Third Person Shooter cooperativo, un sequel in continuità quasi perfetta con il suo predecessore, la maggiore differenza tra i due titoli, sia per sostanza che per evidenza, è sicuramente il passaggio dalla visuale top-down alla terza persona, un rischio che Arrowhead Game Studios ha sicuramente deciso di sostenere, rispetto alla ricezione della fanbase, in favore di nuova utenza, riuscendo splendidamente ad unire il concept di gioco di Helldivers alla spettacolarità cinematografica di una fruizione boots on the ground, che, inutile a dirsi, ben si presta alla produzione in oggetto. Per quanto in chiave scansonata, quella che ci viene messa davanti è una vera sfida, contraltare delle intuitive meccaniche di gioco, se capire come spendere le risorse di gioco, sparare, muoversi e completare una missione sarà praticamente immediato infatti, riuscire effettivamente nell’impresa ci darà filo da torcere anche alle difficoltà iniziali, rendendo evidente sin da subito la reale importanza della cooperazione tra giocatori, parliamo di un gameplay loop apparentemente semplice e ripetitivo, ma che si rivela nel tempo ben più stratificato. Ogni operazione inizia dall’hub di gioco, l’incrociatore che ci viene affidato al termine dell’addestramento, al cui interno ci sarà possibile sbloccare ed equipaggiare nuovi stratagemmi, armi primarie e secondarie, armature, granate e potenziamenti, attraverso un’interfaccia tattica sul ponte di comando potremo invece decidere quale operazione intraprendere, spostandoci tra i vari sistemi e i pianeti che li compongono, contraddistinti da una manciata di biomi e due fazioni avversarie: Terminidi e Automatons, i primi degli insetti di dimensioni preistoriche, i secondi spietati e inquietanti androidi armati fino ai denti.

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Commenti 1

  1. Nuas82 says:

    Il nostro primo titolo PlayStation! Un grazie al recensore haha! Spero che questi excursus in terra straniera vi piacciano, cari lettori!

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