Ninja Gaiden Sigma: la recensione

Ryu Hayabusa torna in tutto lo splendore di una remaster godibile in versione ibrida: partiamo dal capostipite!

Anno: 2004. Console: Microsoft Xbox. Sviluppatore: Team Ninjia a etichetta Koei-Tecmo. I presupposti di una collaborazione inedita, fuori dagli schermi, persino sconvolgete, che però seppe dare alla luce un risultato ancor più storico e rivoluzionario. Grazie alla mente (ancora lucida, oltre che visionaria) di Itagaki, venne infatti pubblicato Ninja Gaiden, un action ritenuto ancora oggi tra i migliori della storia del genere. Realizzazione tecnica pazzesca per l’epoca; giocabilità sopraffina; livello di sfida “alla FromSoftware” quando ancora questa definizione non significava nulla. Da allora, il capolavoro ha visto uscire diverse riproposizioni, oltre che seguito, almeno in parte annacquati per venire incontro alle esigenze di un pubblico più allargato, con le edizioni Sigma che vengono oggi riproposte in una collezione senza dubbio interessante, anche per Switch. Ninja Gaiden Sigma, Sigma 2 e Razor’s Edge si offrono al pubblico della console ibrida di Kyoto per godere di tanta azione, in entrambe le modalità di fruizione. Scopriamo assieme quanto pregevole sia il lavoro svolto da Koei-Tecmo per questa trilogia, partendo dal capostipite.

Il primo episodio della collection è appunto Ninja Gaiden Sigma, riproposizione moderna del famoso action del 2004, arricchito sotto il profilo grafico, ma anche contenutistico, con i contenuti aggiuntivi della remaster già pubbliata anni addietro su hardware di altre case di produzione, con Rachel come personaggio giocabile accanto a Ryu e alcuni boss e filmati addizionali rispetto all’uscita originale. Intendiamoci, i contenuti di questa versione per Switch ricalcano, quindi, passo passo quelli del capitolo per PS3, primo balzo della serie nel mondo dell’alta definizione, senza aggiungerne di ulteriori. Questo non significa che la longevità non abbondi, soprattutto considerando come la collezione sia appunto una Trilogia, capace di offrire ben tre action ricchi di sfida e soddisfazione, al prezzo sostanzialmente di un singolo gioco inedito.

Nonostante siano passati ormai diversi anni, è innegabile il fascino della prima produzione di questa saga: l’impostazione delle inquadrature, la cura dei dettagli nei costumi e negli scenari di gioco, l’incredibile atmosfera offerta dalla direzione artistica e dalla colonna sonora contribuiscono a creare un ambiente di gioco dotato di grande personalità e riconoscibilità, tipici di quei titoli in grado di imporsi come standard. Di tutto questo, nulla è cambiato nonostante il passare dei decenni, proprio grazie all’enorme lavoro svolto all’epoca dal team di lavoro, andando a creare un capolavoro senza tempo., nel verso senso della parola. Sin da subito si respira una certa aria, prendendo in mano Ninja Gaiden Sigma: quella di una produzione dal grande impatto sia sotto il versante tecnico che stilistico, passando (prevalentemente) anche dall’aspetto interattivo, quel ludus al centro del nostro mezzo di comunicazione e intrattenimento preferito.

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