Baldo: The Guardian Owls: la recensione

Baldo è qui! Dopo mesi di grande attesa, uno dei giochi indie più attesi dell'anno è arrivato finalmente sulle nostre console!

A questo punto, citando il buon Lubrano, la domanda nasce spontanea: cosa rende così speciale Baldo, da farci quasi dimenticare i suoi innegabili problemi? Abbiamo un modo vastissimo da esplorare, una infinità di quest e sub-quest, un design che è un piacere per gli occhi, un’atmosfera poetica e sognante, un buon livello di sfida, un gameplay che chiede di tenere sempre alta l’attenzione ed acceso il cervello, un piccolo team tutto italiano che ha deciso di osare ed andare oltre il “solito” indie, questo e molto altro rendono speciale Baldo.

Per fare una metafora calcistica è un po’ come quando, di fronte ad un nuovo giovane di belle speranze, i giornali sportivi si lanciano con azzardati paragoni parlando a sproposito e fin troppo presto del “nuovo Messi”. Il rischio delle aspettative troppo elevate è quello di bruciare la carriera del giovane schiacciandolo sotto responsabilità troppo gravose, quando avrebbe invece potuto svolgere una ottima carriera seppur mai raggiungendo i livelli dell’asso argentino. Uscendo di metafora e tornando nel nostro campo videoludico l’impressione è quella che intorno a Baldo si siano create aspettative che spesso si rivolgono a titoli AAA, dimenticandoci che siamo di fronte ad un Indie sviluppato da una squadra estremamente capace ma molto piccola con alle spalle budget e team di ampiezza ben diversi da alcuni colossi ancora in attesa di fix definitivi (qualcuno ha nominato Cyberpunk 2077??). Se riportiamo tutto alla sua giusta dimensione capiremo che Baldo, nel suo, è un piccolo capolavoro videoludico e che probabilmente nei mesi a venire, con qualche ulteriore aggiustamento in corsa potrebbe migliorare ulteriormente diventando un must per gli amanti del genere.

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La recensione

7 Il voto

Se avessimo provato questo gioco (esclusivamente) prima della patch staremmo scrivendo una recensione completamente diversa. I bug critici erano davvero troppi per consentirci di godere a pieno di Baldo e del suo vastissimo mondo. Un plauso quindi al team NAPS, non solo per l'innegabile lavoro fatto nello sviluppo, ma anche per quanto fatto post lancio, riuscendo a recuperare alla grande una situazione scottante. Uno Zelda-like con le atmosfere sognanti dello Studio Ghibli, Baldo è questo ma anche molto di più. Tuttora non esente da imperfezioni quello che abbiamo tra le mani è un action rpg dal fascino magnetico, dal gusto retro di un'epoca nella quale ogni enigma ed ogni area di gioco andavano risolte con la sola materia grigia senza altre interfacce user friendly.

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Commenti 3

  1. Nuas82 says:

    Titolo molto atteso prima dell’uscita e controverso dopo la sua uscita, soprattutto a causa di un comparto tecnico molto buggato. Molto interessante quindi leggere l’esperienza di gioco post-patch, grazie Muk! Che dire? Mi piace quando il panorama indie ci prova, a uscire da certi schemi e stilemi. Soprattutto con questa grande ispirazione artistica!

    • Sì, questa recensione mi è stata molto utile per capire che qualcosa di buono c’è, ma che comunque preferisco aspettare ancora un po’ di tempo, sperando in una versione più pulita.
      Stilisticamente, rimane comunque bellissimo! (Oltre ad avermi fatto ricordare che questa settimana esce pure il seguito di Ni No Kuni su Switch *o*)

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