Stranger of Sword City Revisited: la recensione

Due titoli in uno per una full immersion nel mondo dei Dungeon Crawling RPG, per chi ha nostalgia dei board game ma non solo.

D’altra parte, sembra essere un approccio voluto quello di dedicarsi ad un pubblico piuttosto hardcore. Il livello di difficoltà è parecchio alto già a partire dai primi scontri ed il fattore strategico, nonché un buon livellamento dei personaggi componenti il nostro party è determinante. Ostico in uguale misura risulta anche l’accesso alla crescita del personaggio tramite i vari menu, che sebben molto ben strutturati e profondi, necessitano di un certo livello di studio prima di essere padroneggiati. Le fasi esplorative sulle mappe a griglia risultano quasi vintage a causa di una meccanica di gioco, mutuata dai board game, che non può che risultare un po’ datata seppur in grado di rendere un buon grado di sfida e coinvolgimento.  Stranger of Sword City Revised sembra quindi non avere alcuna velleità di piacere a tutti, rivolgendosi ad un proprio pubblico ben definito di appassionati, come dimostra anche la scelta di non localizzare l’audio (che rimane in giapponese) ma solo le parti testuali ed i menu (in inglese).

I combattimenti si attivano random nel corso della nostra esplorazione della mappa. Il combat system necessita di un po’ di pratica per essere padroneggiato ma è in grado di dare più di una soddisfazione proprio grazie all’alto livello di sfida sin dai primi attimi di gioco. Il party si comporrà fino ad un massimo di 6 personaggi a nostra scelta che, come anticipato, sarà necessario studiare nei minimi dettagli in fase di livellamento e potenziamento per non incorrere in frustranti morti anticipate. Infatti, sarà sempre bene avere in squadra un buon mix tra guaritori, guerrieri da prima linea in grado di assorbire parecchi danni e combattenti in gradi di colpire dalla lunga distanza. Il combattimento si svolge infatti su due linee di attacco e due linee di difesa, aspetto che andrà sempre tenuto in considerazione, non solo per sfruttare le caratteristiche di ogni personaggio ma anche per lasciarci modo di dare “minutaggio” anche agli elementi più deboli riparandoli nelle retrovie dandogli comunque modo di fare esperienza.

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La recensione

7 Il voto

Il bundle pack Saviors of Sapphire Wings + Stranger of Sword City Revisited è un’ottima introduzione al genere dei Dungeon Crawling RPG, due titoli simili sotto molti aspetti (combat system, esplorazione) ma ognuno con la sua personalità spiccata (dal tratto più delicato e fantasy classico il primo, più cattivo e fantasy moderno il secondo). Entrambi decisamente immersivi dal punto di vista narrativo e ben realizzato in termini di character design e colonna sonora. Pagano pegno per quanto riguarda il combat system e le fasi di esplorazione, che chiaramente risentono di un feeling un po' retro, figlio del sottogenere di appartenenza. Considerato che abbiamo qui insieme due titoli in grado di intrattenere per davvero parecchie ore non si può che consigliare questo bundle a chi vuole provare una corposa introduzione al mondo DCRPG. Difficile lasciarsi sfuggire queste due piccole chicche che abbiamo dovuto aspettare parecchio prima di poterle vedere anche alle nostre latitudini.

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